Archivio mensile:dicembre 2018

ANTICHI STECCATI

Risorgono antichi steccati e tornano in campo contrasti rissosi che, nel gorgo del dissidio globale, spargono veleni, segni di invettive estremistiche. In più, sul fuoco delle discordie viene versata una cultura raffazzonata, affidata a prestigiatori improvvisati che, dal loro cilindro, mettono fuori una serie di pensieri e di intenti in nulla meditati, ma che concedono sollecitamente visibilità e accordano titoloni giornalistici. Sono aspetti che vanno ricordati per capire che i contrasti necessari funzionano in un clima di normalità politica e se il popolo elettore si sente di divenire protagonista e, soprattutto, se su di esso non si travasano le mille questioni interne generali. (G.D.)

PROGRAMMI COATTI

I programmi che nascono “coatti”, alla fine, si complicano non per un chiaro e concorde disegno politico ma per fini strumentali elettoralistici, considerando, tra l’altro, che i maggiori poli distanziandosi tra di loro, sul piano dei consensi, avvertono il disperato bisogno di arruolare all’impazzata e di portare sulla propria barca qualsiasi “azionista”, anche di poco conto o svalutato. Praticamente, si è sulla china del tutto per tutto con palese e notevole danno a carico di una realtà politica ordinata, comprensibile e idonea a facilitare scelte meditate, sicure e garantite. Emerge, quindi, un accumulo di degenerazione utilitaristica, che rende ombrosa ogni prova elettorale e che porta all’elettore confusione e riluttanze. Ancora una volta lo stentato bipolarismo multipartitico, in effetti, è sulla via di tralignare verso un’assurda connotazione di nuovo conio. In pratica, sussiste il rischio incombente di votare l’uno o l’altro polo non in rapporto a quello che essi sono o rappresentano ma in funzione di un esasperato dilemma tra un gruppo furente e un altro trionfalistico. Un fuorviante sondaggio, che può rendere perigliosi i prossimi tempi elettorali. (G. D.)